Sarà la pessima acustica, sarà il pessimo copione, saranno le pessime battute ma assistere al Consiglio Comunale sta diventando una di quelle torture che solo ai martiri più coraggiosi si chiede di sopportare. Consci che la presenza degli amici contribuisce ad alleviare le pene della partecipazione ai nostri consiglieri di opposizione, sopportiamo la noia, il disappunto, ricacciamo indietro le pernacchie, stringiamo i denti e ci avvitiamo alla sedia.
Però è dura.
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Per qualche considerazione politica sull’assessore dimissionato Patrizia Forte leggi qui
Ma io mi rifiuto di prendere sul serio questa banda di improvvisatori, meglio di una jam session fuori programma al Capolinea.
Tanto per dire: il precedente Consiglio Comunale risale al 16 dicembre. Del 2010, d’accordo, ma sono sempre 53 giorni in cui non è stata discussa nè votata alcuna proposta per il governo della città.
Chissà che ordine del giorno lungo dopo così tanto tempo! Bè no, all’O.d.G c’erano solo 3 mozioni di Trezzano Oltre. Dalla maggioranza non si muove nulla, l’unica cosa che si è (ri)mossa, recentemente, è stata l’assessore Patrizia Forte, ora ex assessore.
Nulla sul bilancio, Piano del Governo del Territorio, Piano Commerciale, Piano triennale delle opere pubbliche, convocazione delle Commissioni e in generale tutte quelle noiosissime cose di cui si deve occupare una giunta. In compenso una girandola di parole da parte del sindaco – in questo magistralmente assecondato dal consigliere Catania di T.O. – su questioni marginali come la gestione delle convenzioni con i campi sportivi, sui quali il prim’attore e il suo sparring partner sono in grado di avvitarsi per 1 ora e 1 quarto.
Per fortuna, a scongiurare un poco educato esodo di massa da parte del pubblico (non che alla maggioranza sarebbe dispiaciuto: vista l’avversione che hanno per le riprese video più volte proposte dal blogger Luca Gariboldi sospetto che preferirebbero giocare le partite a porte chiuse), ci pensa l’atteso show di un consigliere della Lega. Anche in questo caso il partito della Lega non è venuto meno al suo ruolo di intrattenitore ufficiale del Consiglio Comunale, questa volta attraverso una surreale interpretazione del consigliere Giorgio Ghilardi. Nonostante la mozione sulla sicurezza al Parco del Centenario fosse scritta in un onesto e comprensibile italiano (non in linguaggio troppo burocratico, per intenderci) il Ghilardi è riuscito a contestare ciò che non era scritto, a interpretare erroneamente le pur semplici frasi, a stravolgere il senso di ciò che leggeva e generalmente a confondere tutti quanti. Impossibile riportare le parole esatte, per questo si rimanda alla trascrizione ufficiale sul sito del Comune, ricordo distintamente però che insisteva nel dire che i volontari di Salvambiente, in caso di aggressione al Parco, avevano facoltà di chiedere le generalità dell’aggressore. Puro teatro dell’assurdo, quando si dice che nella Lega ci sarebbero solo persone di poca cultura…
Il terzo punto all’ordine del giorno era la richiesta di dimissioni per l’assessore Forte, che però nel frattempo le aveva poco sportivamente già date, togliendo all’opposizione il piacere di arrostirla lentamente sulla graticola. Sempre che esista un fuoco abbastanza caldo da intaccare le granitiche certezze dell’ex assessore a scuola, sport e associazionismo, come ben sanno dirigenti di scuole, società sportive e associazioni. Ma tant’è: già ci apprestavamo a fare le nostre pacate considerazioni politiche sul suo operato, e già pregustavamo il piacere di chiederne conto al primo cittadino in qualità di responsabile di una scelta tanto sballata, quando un blitz da parte del disinvolto Catania distruggeva l’ultima chance di dare un senso alla serata. Già perchè il blitz è andato a farlo nella nostra area, mica in quella avversaria, ritirando intempestivamente la mozione di sfiducia alla Forte, e regalando alla maggioranza l’opportunità di chiudere: la discussione, la bocca ai consiglieri dell’ opposizione, e la seduta.
E buona notte.